I DISERTORI NELL’ESERCITO VENETO

Ne accenna in maniera corretta Serafino De Lorenzo nel suo bel libro dedicato alle Cernide cadorine: Anche le formazioni regolari dell’esercito veneziano dovettero registrare delle diserzioni nel VIII secolo se il Savio della Terraferma nell’ordinare la cattura dei disertori, nel 15 luglio  del 1744, prometteva clemenza per coloro che si fossero ripresentati, mentre minacciava severe

Rovigo, 28 aprile 1797

tratto da un post di Marco Fornaro È il 28 aprile, la situazione in città è caotica. Nella cronaca del Locatelli si percepisce il susseguirsi e l’accavallarsi di notizie che si fanno sempre più inquietanti nel corso della stessa giornata. Dapprima l’autore segnala le località già occupate dai francesi: Verona, Brescia, Bergamo, Crema, Peschiera, Salò,

La rivolta delle Pasque Veronesi, il tranello.

Quanto segue è la cronaca dell’inizio della sanguinosa rivolta che passerà alla storia come “le Pasque Veronesi”. I francesi tracotanti e ladri, saccheggiatori di chiese (svuotarono persino il Monte di Pietà) in realtà seguivano una strategia di provocazione per trovare un “casus belli” qualsiasi. Volevano dichiarare guerra al pacifico e neutrale Stato Veneto, impadronirsi di

In Certamine Prima

“IN CERTAMINE PRIMA”.. prima nella battaglia, era il motto della nave del gradissimo Condottiero veneto. Un delizioso dipinto conservato nel Museo Correr, illustra in maniera un po’ naif ma efficace il primo scontro navale, che lo vide protagonista, nella sanguinosa guerra di Candia. Il motto fu poi ripreso dagli amici del Reggimento storico “Veneto Real”