17 gennaio

Fatti, avvenimenti e curiosità accaduti negli anni il giorno 17 gennaio (Dhegniàro) nella Serenissima Repubblica di Venezia

Cronache del Sanudo

A ora di vespro s'intese per la terra che il Signore di Carrara era stato in prigion strangolato per deliberation del Consiglio del X e fo detto essere morto di cattarro. Il suo corpo fu portato a seppellire a Santo Stefano in un'arca, sicchè si dice: Un morto non fa guerra.

E' la conferma dello strangolamento di Francesco il vecchio da Carrara e di suo figlio Francesco III, ex Signori del Territorio Padovano (vedi il 23 dicembre del 1405).

E' incerto il luogo della sepoltura del figlio. Chi dice a San Marco in Boccalama, chi a San Biagio alla Giudecca, chi a San Giorgio Maggiore.

Scuola dei Calcinieri

Nella chiesa di San Vio, sotto la protezione dei Santi Antonio e Liberale, viene istituita la Scola dei Calcinieri, cioè dei venditori di calcina (calce idraulica).

Condanna Foscarini

L'innocenza di Antonio Foscarini, condannato e impiccato per alto tradimento il 22 aprile del 1622, viene solennemente riconosciuta dal Consiglio dei Dieci. Viene altresì stabilito che ne venga data comunicazione a tutte le Corti d'Europa.

Ordinanza pubblica sicurezza

Senza concorrenti, con tutti e quarantuno i voti, al primo scrutinio viene acclamato Doge Alvise Pisani all' età di 71 anni. La sua famiglia è ricchissima: oltre al sontuoso palazzo a San Vidal e alla villa Reale di Strà , possiede vastissimi territori nel Polesine e numerosi altri beni.

Ordinanza

Si fa nota esser stato ordinato da S. E. Cav. Procurator Cassier Missier Marco Foscarini al Procurator di Piazza, il dovere alle ore ventidue e mezza di cadaun giorno di questo Carnovale aver terminata la predica e discender dal pulpito; e ciò a motivo che non succedano scandali e disordini nel maggior concorso delle maschere; e perché anche li Ciarlatani, Casotti, ed altri, che in tal tempo occorrono in Piazza possano aver tempo di esercitar la loro arte; ordinandogli pure che non debba esser trasportato il Pulpito nel mezzo della Piazza, se non nel punto che dovrà ascenderlo; ordinandone la presente nota per memoria del tempo avvenire.
Fonte: Luigi "Gigio" Zanon