L'ultimo saluto al Sargente Milo Boz Veneto
12.12.2020 Valle di Seren - La cerimonia funebre per l'amico Millo Bozzolan
S’ciavo Vostro, Milo, amico nostro.
È così che ieri ci siamo detti ciao per l’ultima volta, almeno in questa terra. Vedere il carro con la tua salma allontanarsi da noi ha stretto il cuore di tutti e rigato i nostri volti.
La cerimonia per salutarti è stata semplice ma coinvolgente, proprio come eri tu e gli infiniti ringraziamenti ricevuti dalla tua sposa Albana e dal fratello Mauro, sono stati per noi la più grande ricompensa che potevamo ottenere.
Eravamo lì per te, in una giornata fredda, cruda, ma sincera, per dirti che l’affetto dei tuoi amici del Veneto Real non è mai venuto meno, ne mancherà nei prossimi giorni. Troveremo il modo, ne siamo certi, di onorarti ancora con tante altre belle iniziative che porteranno il tuo nome e la tua firma di Veneto.
L’omelia di don Alessandro è stata toccante e ha saputo cogliere la tua essenza. È stato particolarmente emozionante proprio sentire dalle sue parole, come ti abbia dedicato il nostro motto “Certamente i primi”.
Perché scegliere di essere i “i primi” significa scegliere di prendere le decisioni difficili, significa fidarsi ciecamente e credere fino in fondo alle proprie convinzioni senza indugiare anche rischiando difficoltà e sofferenze. E per quanto ci riguarda, tu per noi sei il primo tra i primi.
Caro Milo, con noi c'era anche il San Marco della nostra bandiera reggimentale e ti ha voluto salutare sventolando (in chiesa) per te.
Vogliamo credere, fosse un chiaro segno per dirci, “..state sereni Veneti, non vi preoccupate Milo ora è con me, ce lo siamo presi, per fargli dare una mano a San Michele Arcangelo a dare una sistemata alla milizia celeste...”. E così già ti immaginiamo, in questa nuova avventura in cielo, attorniato di attenti ragazzini, e adulti, che pendono dalle tue labbra per sentire ancora un’altra storia sui Veneti.
Queste sono le righe che ti abbiamo dedicato durante la funzione e che Claudia ha magistralmente letto.
Milo Boz Veneto, questo è il nome con il quale firmavi i tuoi capolavori, marcando proprio volutamente la provenienza, come si faceva in tempi andati.
Una firma d’autore, un marchio di qualità nel panorama degli storici. Le tue ricerche sono sempre state guidate dal continuo bisogno di ricerca della verità, ma, a differenza di molti tuoi colleghi, tu avevi qualcosa in più, tu, nel tuo lavoro, sapevi mettere il cuore, sapevi interpretare con il sentimento ciò che gli altri troppo spesso interpretano solo con la ragione.
Ed è per questo che i tuoi racconti ed il tuo blog era per noi non solo fonte di conoscenza e sapere, ma anche di emozione.
Oggi caro Milo, nel porgere il nostro profondo cordoglio alla tua Albana, al fratello Mauro ed alla cognata, e nel ringraziarli di averci permesso di partecipare in uniforme a questa funzione, noi, i fioj del Veneto Real siamo presenti, per farti i massimi onori e celebrarti con le nostre belle nuove uniformi, quelle uniformi che proprio TU, più di tutti hai voluto e hai studiato per noi fin nel minimo dettaglio.
Mai dimenticheremo la luce nei tuoi occhi e la soddisfazione nel tuo volto per il traguardo raggiunto.
Quando siamo venuti a da te ormai due anni fa a farti vedere il risultato, da quanto eri emozionato tu ci hai perfino ringraziato, ma sai, la verità è che siamo noi a dover ringraziare te, per tutto quello che generosamente ci hai regalato in questi anni.
Tante cose meravigliose e infiniti aneddoti dovremmo e vorremmo dire di te, ma in questo momento l’unica cosa proviamo e riusciamo a dire è che ci manchi! E ci manchi tanto.
Un giorno, ne siamo certi, ci ritroveremo sotto ad un tiglio a parlare di storie e di battaglie, magari proprio sotto a quel tiglio, fonte di ispirazione per i Venetkens, che, se possibile, vorremmo donare a Seren da far piantare in tuo ricordo.
Ora, purtroppo è venuto il momento di salutarci, di salutarci come si saluta un grande amico, quell’amico che ti rimarrà nel cuore per sempre, e che sei sicuro un giorno rivedrai.
Pax Tibi Milo frater meus.
S’ciavo Vostro, Milo, amico nostro!
Ti salutiamo sargente Milo, questa volta non militarmente ma con un abbraccio forte, quell’abbraccio che ieri purtroppo, a causa di questo virus maledetto, non abbiamo potuto ma avremmo voluto dare alla tua e sposa ed a tuo fratello.
Requiem aeternam Milo.