Il ritorno del 10 K una giornata memorabile

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Con la marzialità e solennità che ormai distingue il I Reggimento Veneto Real, nella giornata di ieri, (11 agosto 2019) abbiamo orgogliosamente partecipato alla cerimonia di riposizionamento dell’antico cippo confinario tra Venezia e Tirolo.

Ringraziamo per l’invito a questa cerimonia tutti gli organizzatori, il Comune di Grigno, il comune di Enego, la Comunità di Tesino ed in particolare Giuseppe Corona che solo con la sua dedizione ha permesso la riuscita di questo straordinario evento.

Un momento di incontro di due popoli europei che li ha visti riunire attorno ad un cippo che non segna un confine ma un punto di incontro, amicizia, rispetto e ripartenza verso quella unità di popoli d’europa che solo gli attuali stati ottocenteschi  stanno frenando se non addirittura boicottando.

Riportiamo qui il vivo racconto delle emozioni vissute di chi era presente sul posto, e da qui si può capire quanti e quali sentimenti avvolgessero i cuori di chi vi ha partecipato.

E’ stata una giornata emozionante quella vissuta oggi sull’altopiano della Marcesina per il riposizionamento dell’antico cippo confinario Cardinale n.10 k.

Un territorio pregno di storia, un’atmosfera che non si può spiegare a parole, senti i brividi e la pelle d’oca, ti si chiude in un attimo la bocca dello stomaco ed un groppo in gola blocca il respiro facendo battere forte il cuore.

Le bandiere dei popoli con il loro armonioso sventolio a far da cornice ad una cerimonia importante, che segna la volontà di collaborazione e rispetto fra le genti di questi luoghi.

Il nostro leone con la scritta PAX, a ricordarci sempre le nostre radici, illuminando il nostro futuro cammino.

L’eco del grido a SAN MARCO che riecheggia fino a fondo valle.

Un insieme di cose che ci porteremo dentro, un arricchimento personale, e la volontà di portare avanti con rinnovato spirito la nostra memoria storica.

Wsm sempre.

E da questo racconto denso di sentimento ripartiamo carichi dell’ossigeno delle nostre montagne per portare con ancora maggior impegno ciò che la nostra missione ci impone trasmettendo con ancora più convinzione a tutti il sentimento marciano che ci distingue.

W il Tirolo W San Marco

Un sentito e doveroso ringraziamento al comune di Grigno ed Enego alla comunità Valsuga e Tesino all'unione montana della reggenza dei sette comuni alla presidenza del consiglio provinciale ed al gran lavoro del consigliere Giuseppe Coronaagli che hanno voluto la nostra presenza oggi qui.
Il 1°reggimento Veneto Real, nasce nel 1688,dal volere di uno dei più grandi condottieri della Serenissima, Francesco Morosini, divenuto persino doge per meriti acquisiti in battaglia.
Gli uomini qui presenti, in armi ed uniformi storiche del 1790, fin dal 2002,per mezzo del Comitato delle Celebrazioni Storiche della Milizia Veneta, ne rappresentano con orgoglio la memoria storica.
Il comitato partecipa a ricorrenze e celebrazioni ufficiali della Repubblica per renderne onore e memoria,come appunto oggi,qui.
Presenziare al riposizionamento dell'antico cippo confinario, tra l'Impero Asburgico e la Veneta Repubblica, a 2 secoli e mezzo dalla sua posa,è un atto commovente, proprio di quel sentimento ancor vivo nei veneti,di attaccamento allo Stato Veneto ed al simbolo del Leone di San Marco, che insieme ricorda la grandezza dei nostri avi,ed il patrimonio da loro ereditato, in primis l'identità storica. Il popolo Veneto infatti,non cessa la sua esistenza con la caduta della Serenissima il 12 maggio 1797,ma anzi, continua tutt'oggi nella sua plurimillenaria storia,prova ne è la nostra presenza oggi qui con gli amici tirolesi.
Purtroppo, la storia del secolo scorso, ci parla di tempi tragici, dove la parabola nazionalistica degli stati ottocenteschi, ha trasformato questi confini, da membrane naturali di contatto tra popoli diversi, ma solidali tra loro, in confini da stravolgere, battezzandoli come muri da abbattere e cancellare al prezzo di innumerevoli vite umane, finanche, per gli arditi italiani, trasformarli in numerosi trofei di guerra ancora oggi da esibire, al pari del leone di Lissa tutt’ora prigioniero a Livorno, ma con il solo risultato di oppressione sulle popolazioni fino alla quasi totale cancellazione della loro cultura.
Per concludere, per noi questo antico confine è segno di riconoscimento e rispetto delle altre identità, di tutti i popoli, anche quelli senza Stato, oltrepassando anche il regionalismo nazionale, volgendo lo sguardo ad una Europa di mille colori delle sue land.
Sia, questo cippo confinario tra la Venethia ed il Tirolo, una porta ,dove l'amicizia, lo scambio culturale ed economico possano fiorire nel rispetto della storia e delle tradizioni reciproche, con l'augurio che diventi un punto fermo dove tutti i popoli possano trovare ispirazione verso la pacifica convivenza ed il benessere comune
Viva il Tirolo. Viva San Marco.