L’ULTIMA DIVISA VENETA DESCRITTA IN DETTAGLIO (decreto senato 27 giugno 1790)

di Millo Bozzolan

CAMPIONI DI DIVISA DISTRIBUITI AI VARI COLONNELLI DEI REGGIMENTI DI FANTERIA CON DECR. SENATO. 27 GIU. 1790

Tale decreto rende attuativa la precedente delibera del Senato 1788 che ordinava il cambio divisa dalla bianca di tipo austriaco, alla blu.

Cambiava anche la forma, pur restando corta per la truppa a mo’ di giacchetta, questa si apriva sopra l’ombelico e lasciava scoperto il gilet. Ma non era una semplice piegatura delle falde, in realtà i bordi si discostavano in maniera progressiva e i rimanenti bottoni, non più allacciabili, erano solo ornamentali.

Le divise degli ufficiali restavano invariate nella forma, lunghe al ginocchio, aperte sul davanti con lo stesso sistema (quindi non semplice piegatura delle falde, cosa adottata anche per le bianche, ma taglio con allontanamento progressivo dei bordi).

Cappelli:

  • Graduati (ufficiali, dal sergente in su) un bicorno nero senza gallonatura fino al colonnello.
  • Per gli ufficiali di stato maggiore gallon d’oro al bordo.
  • Coccarda rotonda blu dall’alfiere in su.
  • Il sergente aveva un fiocco blu a base della piuma comune a tutti. Idem per il sergente Maggiore (vicecolonnello).

Rosette: erano i fiocchi pendenti ai lati del bicorno, il sergente ne era privo, l’alfiere ne aveva solo uno a sinistra, e designavano il grado. Erano misto oro e filo blu, solo oro dal capitano in su. Il tenente ne aveva due (lato dex. e sin. come per gli altri) misto oro blu.

SOLDATI il solito caschetto di modello austriaco, in cuoio, a sinistra era munito di un bottone di lana bianca in cui si infilava una piuma di ridotte dimensioni, nera, di struzzo (ma potrebbe anche essere crine, non abbiamo fonti e dall’acquerello del Paravia non si capisce bene). Quello che è chiaro è che sul caschetto del tamburino vi era la piuma.

27 giugno 1790 Decreto del Senato

Qualità e quantità delli campioni da consegnarsi a cadaun Colonello d’Infanteria Veneta:

  • Stampi di Velada ( marsina),
  • Sottoveste (gilet), Calzoni,
  • Sopratutto (paltò),
  • Collarini(baveri) e
  • Balzanelle (traduco per risvolti, anche di maniche) formati di tela incerata, uno per sorte. Nr. 7
    (non significa che fossero di tela incerata anche nelle divise, più probabile costituissero l’interno dei medesimi ricoperti di panno bianco).
  • Manicino de tela bianca (?) nr. 1
  • Bottoni per Soprattutto, Velada, Sottoveste, e Calzoni nr. 3 (uno per tipo, variavano di grandezza e impresso vi era il nr. Del Reggimento)
  • Detto (bottone) di filo per sottoveste di state (la sottoveste o gilet d’estate era di lana mista a seta:rigadin). Nr. 1
  • Colletto di pelle (si portava allacciato al collo sul dietro di color nero, gli ufficiali avevano uno sparato di seta sul davanti il soldato ne era privo).
  • Fodero di pelle in forma di coda con rosetta di legno (credo sia l’astuccio in pelle per i capelli raccolti a coda, dietro). Nr.1
  • Ginocchietti di tela bianca (copriginocchio, forse quello in uso agli ufficiali per ripararsi dallo sfregamento dello stivale). Nr 1
  • Stivaletto di tela nera (era la ghetta in tela robusta). Nr. 1
  • Stampo di stivale (per gli ufficiali a cavallo, i sergenti andavano a piedi e avevano le ghette). Nr 1
  • Pezzi di galon di seta gialla per norma del guarnimento della sottoveste dei Graduati nr. 3.gli ufficiali, escluso il sergente avevano il bordo del gilet gallonato di filo dorato di tre gradazioni a seconda del grado (alfiere-tenente, capitano, serg. Maggiore e colonello). Nr.3
  • Cappello nr. 1
  • Cocarda di seta nr. 1 (era azzurra con bottone oro).
  • Asola e bottone di seta nera per cappello (fettuccia ad asola che teneva ferma la coccarda). Nr 1
  • Rosetta di seta blu e gialla (per giallo intende oro, era il bordo dorato completava il colore nazionale veneto) per alfieri e tenenti. Nr. 1
  • Detta come sopra di seta gialla (dal capitano in su). Nr. 1
  • Fiocco da spada di seta blu e gialla nr. 1
  • Detto con minor quantità di seta blu( per i tenenti). Nr. 1
  • Detto di seta gialla nr. 3 (probabilmente variavano in grandezza)
  • Fiocchi per canne (bastoni insegna di comando): distinti come li suddetti.
  • Canne con pomo d’avorio e di metallo ( il bastone del sergente era privo del pomello).
  • Forma di spada di misura, fornita. (completa dei fornimenti in ottone e del fodero, era uno spadino a lama stretta, mentre il sergente usava una spada ricurva più corta. Non vi è il campione di quest’ultima perché si usava la spada in uso ai fanti con la precedente divisa).
  • Pendon da spada. (erano le cinghie in cuoio che la sorreggevano, ornate di piccoli leoni in ottone o argento a seconda del grado).
  • Placche per detto (ho spiegato sopra).
  • Coricini per affibbiare le ale della velada (erano dei fermagli che tenevano uniti i risvolti).

NB. Dove vi sia nei sunnominati campioni seta gialla, s’intenderà doversi sostituire filo e galon d’oro.